Ghiri 4.23/5 (13)

Il Glis Glis o comunemente detto Ghiro, appartenente alla famiglia dei Gliridi, è un roditore abbastanza grande, che non supera i trenta centimetri, coda compresa. Essendo un animale notturno, durante il giorno riposa, per poi uscire la sera al tramonto ed andare a caccia tutta la notte. Il famoso detto: “dormire come un ghiro” si riferisce proprio alla capacità che ha questo animaletto di dormire tutta la giornata, nella tana preparata nella cavità degli alberi, resa morbida e confortevole con foglie, muschio e fronde.

Il ghiro va in letargo per circa sei mesi, nel periodo invernale, in questo spazio di tempo, va in cerca di un riparo, oltre agli alberi va scegliendo cavità sotterranee, buchi o fienili abbandonati. Dotato comunque di dimensioni ridotte, il ghiro è in grado di intrufolarsi in fessure anche piccole, infestando le abitazioni con escrementi, semi e ghiande. Analizzare le peculiarità e le abitudini di questa specie, porterà a scegliere la disinfestazione giusta e mirata per questo animale.

Indice:

Caratteristiche del Ghiro

Molto somigliante allo scoiattolo, ma con una coda meno folta, che rimane lunga e distesa, il ghiro è un animaletto dotato di una folta pelliccia grigio-marroncina, bianca sulla pancia. Le vibrisse presenti sul muso potenziano le funzioni tattili. Dotato di 20 denti, sono gli incisivi quelli utilizzati per rosicchiare il legno, essendo molto lunghi ed aguzzi. Il ghiro è abbastanza longevo, il suo ciclo di vita può raggiungere anche i sei anni.

Originario dell’Europa e dell’Asia, l’habitat naturale di questo roditore è negli ambienti boschivi, ad una altezza superiore ai 600 metri di quota. Presente in giardini, parchi o comunque in luoghi dove può scavare cavità per allestire la propria tana, per fronteggiare al periodo di letargo, fa una scorta di grassi nel periodo precedente, mangiando di più e riempie la sua tana con una scorta di cibo.

Nel periodo di letargo si raggomitola su se stesso e si adatta alla temperatura del’ambiente, rallentando il metabolismo e dormendo ininterrottamente, il riposo raramente è alternato a brevi risvegli ed in questo caso, serve a mangiare il cibo che tiene accanto.

Alimentazione del Ghiro

Il ghiro si nutre di castagne, nocciole, bacche e ghiande, ma anche di frutti di bosco e funghi. L’integrazione della dieta, soprattutto dopo il risveglio dal letargo, quando il ghiro risulta debilitato e bisognoso di rifocillarsi, avviene grazie alle bacche e alle noci che la bestiola ha conservato accanto a sé, più le proteine animali che il ghiro assume con le uova o mangiando i nidiacei, gli insetti ed gli invertebrati.

Predatori abbastanza temibile, i ghiri scovano le nidiate e sono ghiotti di uova, sono capaci addirittura di attaccare i volatili, che accorrono in aiuto della loro prole.

Riproduzione del Ghiro

Non vi sono molte differenze tra i due sessi di questa specie di roditore, la stagione degli amori avviene in primavera, dopo il letargo invernale. Le femmine partoriscono dai due agli otto cuccioli, in un’unica gravidanza, dopo una gestazione di circa un mese. Alla nascita, i piccoli sono ciechi, spetterà alla madre allattarli e proteggerli dai pericoli circostanti la tana.

Curiosità sul ghiro

Il ghiro nel 2006 è stato inserito nella lista degli animali protetti, in quanto a rischio di estinzione in Italia. Sin dal periodo dell’Antica Roma, gli uomini cacciavano il ghiro, in quanto la sua carne tenera è molto gustosa, tuttora il ghiro deve temere anche la caccia da parte dell’uomo, oltre che l’intrusione della tana da parte di altri animali.

Una difesa che ha il ghiro risiede nella coda, che se afferrata, ha la facoltà di staccarne una parte, meccanismo per fuggire via illeso.

Intrusione del ghiro in casa

Il ghiro è molto agile nell’intrufolarsi negli ambienti abitativi, soprattutto nelle seconde case e negli edifici disabitati. L’intrusione avviene attraverso i rami delgi alberi, i cavi elettrici o del telefono.

Trovando rifugio nei sottotetti delle case, essi creano molti danni, in quanto si intrufolano nelle intercapedini, sconquassando le tegole e rosicchiando le travi di legno.

Il ghiro rilascia poi anti-igienici escrementi di forma allungata nell’ambiente, sparge le sue provviste e quando va in letargo, dorme rumorosamente, producendo un sonoro fischietto.

Disinfestazione da Ghiri a Milano

Ditte specializzate nella disinfestazione da roditori, lavorano a Milano con scrupolosità ed efficienza, analizzando l’intrusione ed utilizzando tecniche di allontanamento mirate e veloci.

Oltre al Pet Proofing, che è la tecnica maggiormente utilizzata per la disinfestazione da ghiri, le imprese di disinfestazione provvedono ad isolare le abitazioni, potando le eventuali piante circostanti, con un vuoto di circa un metro dai rami all’abitazione, per impedire il passaggio dell’intruso.

Accorgimenti scrupolosi si effettuano anche ai cavi elettrici, disponendo degli imbuti o lamiere di 50 centimetri di diametro e disponendo reti metalliche che vanno ad otturare le prese d’aria del tetto, per sbarrare la strada ai ghiri.

Leggi anche la guida su Istrici ed Arvicole

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