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Notizie generali sugli istrici e cenni storici

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Foto di un'istrice.
L’istrice (Hystrix cristata Linnaeus) è un mammifero roditore della famiglia degli Istricidi. Indebitamente viene chiamato porcospino nel gergo comune, a causa di ciò spesso viene confuso con il riccio.
 
L’istrice è un animale selvatico che ebbe la sua diffusione milioni di anni fa. I primi esemplari della specie vennero rinvenuti già nel corso dell’800′ e si presume possano risalire al periodo dell’homo sapiens sapiens. Tuttavia questa simpatica specie ha trovato nel corso dei millenni sempre un ambiente molto accogliente per il suo sviluppo.
Per questa ragione è sempre riuscito a svilupparsi adattandosi molto bene ai cambiamenti ambientali che si sono succeduti. Senza dubbio l’hystrix cristata Linnaeus è uno degli animali selvatici più resistenti della storia. Le sue dimensioni sono tutt’altro che imponenti.
 
Misura infatti tra i 60 e i 70 centimetri di lunghezza per 20-30 centimetri di larghezza. Come tutti i mammiferi lo sviluppo dei piccoli avviene in una sacca placentare interna al corpo della madre. L’istrice fino ai giorni nostri si è insediato in modo particolare in Italia. Su tutta la penisola sono presenti colonie di questo animale. In particolare le regioni del sud ed alcune regioni del nord come Emilia Romagna e Lombardia vedono una forte presenza sui loro territori della bestiola.

L'istrice e il suo rapporto con il mondo dell'agricoltura e delle colture:

L’istrice purtroppo per gli agricoltori è un animale che si può definire buon gustaio. Si nutre principalmente di vegetali, va particolarmente ghiotto per le patate, grazia ai robusti artigli delle zampe anteriori riesce agevolmente ad arrivare al bulbo. Oltre che i tuberi l’Hystrix cristata Linnaeus si nutre anche degli acini d’uva. Preferisce in particolar modo le uve leggermente fermentate, particolarmente dolci.

Spesso si nutre degli acini caduti, ma se molto affamato riesce ad arrampicarsi sui filari e a mangiare gli acini direttamente da grappolo. Non esistono insetticida particolari che possano allontanare questa specie. Il modo migliore è quello di lasciare a terra qualche acino in modo tale che l’istrice possa nutrirsi agevolmente.
L’Hystrix cristata Linnaeus è anche ghiotto di insetti, gli agricoltori di un tempo tenevano molto in considerazione questa specie selvatica poiché era in grado di cibarsi di alcuni insetti infestanti per le coltivazioni.
 
  • Abitudini di vita dell’istrice
 
L’istrice è un animale molto solitario. Difficilmente lo si riesce ad osservare durante il giorno, predilige le ore notturne per andare a caccia di cibo o per uscire allo scoperto. Per via della sua struttura locomotoria, l’istrice non è in grado di muoversi con grande velocità. Per difendersi dai molteplici predatori (come le volpi) la bestiola è munita di un fitto manto fatto sia di pelo che di aculei.
 
Quando l’istrice si sente sotto attacco grazie alla muscolatura presente sulla schiena alza tutti gli aculei per difendersi. Bisogna dire però che per il genere umano essere punti da un Hystrix cristata Linnaeus non costituisce un rischio in quanto la parte dell’aculeo conficcata nella cute viene rimossa con estrema facilità, scongiurando possibili infezioni.
 
  • L’istrice e la stagione riproduttiva:
L’istrice si riproduce principalmente durante i mesi estivi. In cattività l’animale può cominciare la gestazione anche durante l’inverno. Il periodo di gestazione dura al massimo 4 mesi. La figura del maschio in questa specie è del tutto marginale. La femmina accetta all’interno della tana (che viene ricoperta di erba per accogliere la ventura prole) solo il “padre” del futuro cucciolo. Gli altri esemplari maschi sono rigorosamente tenuti alla larga.
 
Il piccolo di istrice appena nato è già in grado di vedere con la stessa qualità e precisione dei genitori. Il manto dei neonati è molto morbido e già ricoperto di pelo, gli aculei non sono ancora formati. Il completo sviluppo dell’istrice avviene nel corso del primo mese di vita. La maturità sessuale si verifica intorno al secondo anno dalla nascita. L’Hystrix cristata Linnaeus è un mammifero selvatico molto longevo. Può vivere fino a 21 anni nel proprio habitat naturale mentre in cattività raggiunge punte di 28 anni di vita.
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