I ratti, come i topi, sono roditori appartenenti alla classe dei mammiferi. Si tratta di parassiti comuni che possono causare ingenti danni economici alle industrie alimentari perché considerati gravi infestanti delle derrate.
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Malattie Infettive Portate dal Ratto Nero
I ratti rappresentano potenziali vettori di gravi malattie endemiche come la peste bubbonica, il colera, la salmonellosi, la febbre emorragica e la dissenteria anemica che possono causare epidemie molto pericolose per l’uomo.
In Italia esistono due tipi di ratti:
- il rattus norvegicus o ratto grigio.
- il rattus rattus o ratto nero.
Il ratto marrone è un parassita molto comune nelle abitazioni. Vive prevalentemente a terra e preferisce scavare, ma può anche arrampicarsi. È onnivoro ma si nutre principalmente di cereali.
Il ratto nero dei tetti è originario della Mesopotamia ed è arrivato nei Paesi del Mediterraneo sulle navi che effettuavano traffici marittimi già in epoca romana. È stato proprio questo roditore la causa delle epidemie di peste in Europa durante il Medioevo.
Essendo un abile arrampicatore vive allo stato selvatico sugli alberi e nelle falesie rocciose. Nelle zone a clima freddo cerca riparo all’interno delle abitazioni, nei magazzini o nelle stalle, prediligendo i luoghi dove si stoccano alimenti.
Con una corporatura più slanciata rispetto al ratto comune, ha un corpo della lunghezza di 15-24 cm, una coda glabra e scagliosa di 17-28 cm e un cranio stretto, appuntito e allungato. Il pelo è più scuro rispetto al ratto marrone, generalmente di colore nero, ma può essere anche grigio scuro.
Le orecchie sono sottilissime, quasi trasparenti, e glabre, e gli conferiscono una capacità uditiva molto sviluppata, può riconoscere moltissime variazioni di ultrasuoni.
Anche l’olfatto è molto sviluppato, il ratto nero dei tetti marca il territorio con le sue feci, urine e con una sostanza oleosa, la betalanolina, per riconoscere i cammini che percorre abitualmente.
La presenza del ratto nero si può dedurre dalle feci molto caratteristiche che lascia negli ambienti, sono a forma di banana, lunghe 10 mm circa e larghe 2-4mm.
Il ratto nero si riproduce durante tutto l’anno con picchi tra la stagione estiva e quella autunnale. Dopo una gestazione di circa tre settimana, la femmina produce 7-8 cuccioli e riesce a fare dalle 3 alle 6 cucciolate in un anno.
Ha abitudini prevalentemente notturne, vive in colonie piuttosto numerose e costruisce grandi nidi globulari sugli alberi. Si ciba di frutta, granaglie, semi, insetti ed è in grado si fare lunghi tragitti per procurarsi il cibo.
L’infestazione da ratti può essere prevenuta con alcuni semplici comportamenti virtuosi. L’igiene e la pulizia degli ambienti è il primo passo per evitare presenze di animali infestanti. Rimuovere ogni residuo di cibo da tutte le superfici e lasciarle sempre pulite, conservare gli alimenti in contenitori di vetro o plastica ben sigillati, evitando i contenitori che possono essere rosicchiati dai topi, come quelli di carta, chiudere accuratamente il contenitore dei rifiuti sono tutte abitudini che contribuiscono a prevenire eventuali infestazioni.
Inoltre è opportuno sigillare tutte le aperture come porte e finestre e ostruire qualsiasi foro che possa permettere l’intrusione dei roditori, i ratti neri sono estremamente agili e riescono a passare attraverso fori piccolissimi, anche del diametro di pochi centimetri.
Servizio di Derattizzazione del Ratto Nero
La derattizzazione è un’operazione delicata e complessa che deve essere eseguita da ditte specializzate perché risulti davvero efficace e risolutiva. In particolare, prima ancora di iniziare con le operazioni di disinfestazione, bisognerà eliminare tutti i fattori ambientali che la favoriscono: la disponibilità di alimenti e acqua e l’eliminazione delle possibilità di ricovero.
Una ditta specializzata eseguirà un attento esame del sito per applicare tutte le azioni preventive alla disinfestazione, rimuoverà tutti i rifiuti e ogni materiale che possa fornire riparo o protezione ai ratti, e solo successivamente inizierà la derattizzazione vera e propria.
Per la derattizzazione si usano vari tipi di esche rodenticide che contengono diversi principi attivi anticoagulanti. Se non collocate correttamente, le esche possono portare risultati mediocri, infatti, la neofobia di questa specie, eventuali errori nella collocazione delle esche, la formulazione di esche poco attrattive possono portare alla mancata assunzione delle stesse da parte dei ratti e all’insuccesso dell’intervento.
Inoltre, vista la tossicità degli anticoagulanti, è fondamentale che vengano prese particolari precauzioni e rispettate scrupolosamente tutte le norme generali di sicurezza per evitare danni alle persone e agli animali non bersaglio come cani o gatti che vivono nella zona da sottoporre a derattizzazione.